Donatella Izzo cerca l’uomo, la donna, l’animale e il bambino. Come i filosofi, come gli animali più famelici, come gli psichiatri. L’artista cerca negli spazi vuoti, dimenticati, esplora con il lume le zone recondite della conoscenza umana contemporanea che nemmeno google maps riesce a perscrutare.

Il viaggio dell’artista nei manicomi abbandonati d’Italia è un precipizio di memoria mai coltivata, non è come i ricordi dolci del passato, è come l’insorgenza violenta di un vulcano che sembrava spento, è uno specchio che si rompe nelle pupille degli spettatori, l’assalto della coscienza dormiente, l’epifania devastante del male di cui soffre l’intera comunità umana.
Con The Dreamers: sognatori nel tempo dell’abbandono, personale dell’artista milanese Donatella Izzo, per la curatela di Matteo Galbiati, nel quadro della programmazione estiva della Fabbrica del Vapore, si apre un varco nella memoria sepolta delle avventure più feroci e infami della mente, si scoprono i registri del delirio quotidiano di esseri umani che erano dimenticati ancora prima di essere censiti dalle anagrafi.
Donatella Izzo entra nei manicomi deserti, luoghi di detenzione della follia, e ricompone come un dottor Frankenstein pietoso e caritatevole, le fattezze più soavi e armoniose delle visioni incantate dei matti.

Vediamo geishe amorose, monaci oranti in estasi, bracchi maestosi che cantano muti inni vitali, combattenti nipponici cordiali e gaudenti. Entriamo, per la prima volta, nei luoghi che sono le icone dell’ abisso che appartengono al sentire di ciascuno di noi, ma che solo alcune vittime sacrificali hanno sofferto davvero, nel tempo dimenticato, in nome e per conto di tutti noi. E siamo costretti a vedere e sentire la strage dell’abbandono. Con il privilegio di vivere il tutto, tuttavia, e nuovamente, nella trasfigurazione dell’arte.
Donatella Izzo | The Dreamers: sognatori nel tempo dell’abbandono
Spazio Corte Sconta di Vento & Associati
Fabbrica del Vapore, lotto 11
via Procaccini 4, Milano
fino al 31 ottobre 2020