Supereroi/2: Desiderio e il SuperFelipe

Capitan America? No, Felipe Cardeña… forse non tutti i partecipanti all’inaugurazione della mostra “Superheroes 2.0”, che si è svolta nelle sale di Villa Bertelli di Forte dei Marmi sabato 7 luglio, ha riconosciuto lo “strano” supereroe dipinto dal pittore e filmaker milanese Desiderio… eppure, chi in passato aveva visto il cortometraggio (qua si trova il link del trailer), girato dallo stesso Desiderio a L’Havana lo scorso anno, ha trovato numerose analogie tra il misterioso uomo di colore, con addosso il cappuccio e il mantello di Capitan America, ritratto dall’artista milanese, e le immagini che, nel video, ritraevano proprio Felipe Cardeña mentre lavorava, a ritmo di musica, all’interno del suo studio all’Havana veja, il centro storico della capitale cubana, dove Felipe, quello originale, ha lavorato a lungo come mimo assieme ai suoi colleghi della Giganteria.

Desiderio, Hero of Heroes, 2014, olio su tela, cm 150x20.
Desiderio, Hero of Heroes, 2014, olio su tela, cm 150×20.

E in effetti, sono molti gli elementi in comune tra i due ambienti: stesso disordine incontrollato, stessi accessori (i classici travestimenti che Felipe utilizza quotidianamente per il suo lavoro principale, quello appunto da mimo, che svolge per le strade de L’Havana, e spesso anche in giro per il mondo), e anche stessa iconografia: che, guarda caso, si rifà molto alla cultura indiana, amatissima dal mino giramondo Felipe: tra gli elementi più eclatanti, un grande volto di elefante (a richiamare il Ganesh, divinità indù cui l’artista è notoriamente devoto), che Felipe non solo utilizza per i suoi spettacoli di strada, ma anche come soggetto dei suoi quadri.

Una delle rare apparizioni di Felipe con mascherina da supereroe.
Una delle rare apparizioni di Felipe con mascherina da supereroe.

Insomma, gli indizi sono numerosi, al punto da dissipare ogni dubbio: sembra proprio che quel “Hero of Heroes”, ritratto da Desiderio nei panni di un bizzarro supereroe, assomigli proprio a Felipe Cardeña.

Desiderio non conferma e non smentisce, in perfetto stile con l’ambiguità del personaggio ritratto. Ma un post sulla sua pagina di Facebook rafforza i sospetti: “¿Porque ser un super héroe, cuando puedes ser todos?”, “perché essere un supereroe, quando si può essere tutti?”, si chiede l’artista, accompagnando il testo con l’immagine del quadro. Per poi aggiungere: “cit. un mimo llamado Felipe Cardena”, “un mimo chiamato Felipe Cardeña”.

Ma perché, poi, travestire Felipe da Supereroe? Per sfida, per divertimento? Più probabilmente, perché il “gioco” di rimandi creato attorno al personaggio-Felipe sul mistero della propria identità ha curiose analogie con la figura del supereroe: a cominciare dalla maschera (che lo stesso Felipe indossa sempre quando compare in pubblico), al rincorrersi di voci e notizie incontrollate sulla sua identità segreta (altro elemento tipico delle saghe dei supereroi), fino all’abitudine di travestirsi continuamente: cosa che Felipe fa tutti i giorni, con la sua attività di mimo.

felipe in studio