L’idea è in assoluta e perfetta continuità con quella che aveva animato il progetto precedente, intitolato “Chatting”: inserire i vip nella quotidianità della “gente comune”. E, oltretutto, non proprio “gente” qualsiasi: per la precisione, quella che vive nei “bassi” napoletani.
L’artista è Roxy in the Box, geniale e gioiosa street artistnapoletana, che, dopo aver inserito nei bassi (disegnati su grandi fogli di carta scontornata, dipinti a colori vivaci e attaccati poi sui muri) personaggi del mondo dell’arte e dello spettacolo come Artemisia Gentileschi, Marina Abramovic, Amy Winehouse, Jean-Michel Basquiat, è ora passata a vip dello star system internazionale come Naomi Kampbell, Nicole Kidman, Madonna, Sofia-Loren e Monica Bellucci. Tutte intente in occupazioni assai… prosaiche.
Se Monica Bellucci ha in mano i sacchi della spazzatura (rigorosamente differenziata), Naomi Kampbell è invece armata di ramazza, mentre Nicole Kidman è in sella a una Vespa, sul cui cruscotto compare però lo stencil col volto di Maradona, con tanto di scritta “D10s” (che sta per “Dio” ma anche per “Diego”, e che contiene il numero 10, storico numero del grande giocatore). Ci sono poi Sofia Loren e Madonna trasformate in bancarellaie che vendono “tutto a 50 centesimi” (con tanto di tovaglia di plastica gialla e fiori e barattolo coi chupa chups), mentre Isabella Rossellini infila una pagnotta in un classico paniere calato con una corda da un balcone; e infine, anch’essi mollemente seduti su due sedie di plastica, i due stilisti Dolce & Gabbana, uno ripreso mentre mangia una fetta d’anguria, e l’altro che si beve una birra. Vip, insomma, ma riportati… alla normalità, e proprio tra la gente comune. “Da POPolaria POPolani”, ha chiosato ironicamente l’artista.
Questa seconda parte del progetto è stato ideata dalla street artist napoletana all’inizio di luglio 2016, in occasione della grande festa per i trent’anni di attività di Dolce & Gabbana, i quali hanno voluto festeggiare l’evento con una tre giorni di sfilate e feste proprio tra il centro storico di Napoli, per l’occasione blindato come se ci fosse stato il G8, e altre sedi prestigiose e storiche partenopee, come Castel dell’Ovo, Villa Pignatelli, il Maschio Angioino e Palazzo Donn’Anna.
Proprio in questa tre giorni che ha blindato la città e scatenato anche un’infinità di polemiche (perché mai, si sono chiesti in molti, voler fare a tutti i costi la sfilata “tra la gente comune” e gli abitanti del centro storico, se poi si costringe le autorità a vietarlo ai pedoni e ai comuni mortali “per motivi di pubblica sicurezza”, neanche ci trovassimo di fronte a un convegno dei Buildenberg?), Dolce & Gabbana hanno avuto, tra gli oltre quattrocento ospiti provenienti da tutto il mondo, proprio i “vip” che – guarda caso – Roxy in the Box aveva pochi giorni prima immortalato e… attaccato ai muri. Una trovata geniale e demitizzante, ma in modo ironico e giocoso, che ha riportato un po’ di normalità nel mondo un po’ irreale (e surreale) della moda e dello spettacolo hollywoodiano. Attirandole la simpatia della gente dei bassi, ma anche l’interesse di alcuni vip: tanto che proprio in quei giorni, Dolce & Gabbana pare siano andati nello studio dell’artista, per ammirare da vicino (e chissà, forse comprarle?) alcuni lavori.
A.R.