Professori? No, artisti: Demetz a Londra, Leperino a San Pietroburgo

Giovani artisti crescono, e diventano… professori emeriti all’estero. Ancora la solita storia della “fuga dei cervelli”? Non proprio: ma quel che è certo è che molte istituzioni pubbliche straniere guardano con sempre maggiore interesse ad alcuni artisti italiani.

Aron Demetz

Ha cominciato Aron Demetz, tra gli artisti italiani maggiormente amati in Europa centrale (per il prossimo anno ha in programma ben due mostre in altrettanti musei pubblici europei), che nel dicembre del 2013 è stato chiamato a tenere una lecture a Londra, al Lydia & Manfred Gorvy Lecture Theatre, sul tema del nudo nella scultura pubblica, assieme a Nigel Llewellyn, direttore del dipartimento di Ricerca della Tate Gallery. Un pubblico numeroso (circa 300 persone), attente ed estremamente interessate al lavoro di Demetz hanno accolto la “lectio magistralis” dello scultore altoatesino, che si è alternato con sir Nigel Llewellyn sul ruolo della scultura pubblica, e soprattutto sul senso che può ancora ricoprire la ricerca sul corpo umano nell’era del trionfo indiscriminato dei linguaggi “immateriali” e del proliferare delle installazioni.

Ma anche un altro giovane italiano di grande talento, Christian Leperino, di recente ha avuto ottimi riscontri all’estero: in seguito a una sua mostra svoltasi prima all’Accademia di Belle Arti di Mosca, e poi all’Istituto di Cultura di San Pietroburgo, ora è arrivato anche un… riconoscimento ufficiale: l’Accademia di San Pietroburgo l’ha nominato professore. Una meritata soddisfazione per un pittore (e scultore) di grande qualità.

Christian Leperino