Souvenir di viaggio, volatili e nidi per uccelli, tazzine, arabeggianti segni calligrafici, torte nuziali, vestiti e ricami: artista vulcanica e irriverente, Loredana Galante presenta presso la Galleria d’arte moderna di Nervi una raccolta delle sue opere installative di questi ultimi anni. “Con l’aiuto dei ragni tessitori” è il titolo della mostra curata da Fortunato D’Amico e Maria Flora Giubilei dove, in uno sfolgorante continuum installativo che si alterna con i dipinti e le sculture della raccolta permanente, l’artista raccoglie gli oggetti delle sue performance precedenti ricreando una quotidianità alternativa tutta al femminile, graffiante e irriverente, mai scontata.
In un mix di linguaggi differenti (pittura, performance, scultura, video), l’artista gioca con la costante ridefinizione di senso e funzione degli oggetti, attingendo dall’immaginario onirico come dalla più recente iconografia.
“La sua ricerca estetica”, scrive Fortunato D’Amico, “indaga tra le formalità, il bon ton, il galateo fin de siècle ritratto nei quadri di Georges Seurat, Edgar Degas, Claude Monet, Pierre-Auguste Renoir, Édouard Manet, da cui sembra uscita opportunamente vestita e adornata a festa”.
Negli happening con il pubblico, parte integrante del lavoro dell’artista, Loredana Galante reinventa un nuovo design, rendendo attuali cose antiche e dimenticate, spesso oggetti-simbolo apparsi su riviste d’altri tempi, ricreando un mondo onirico, strabordante e quasi maniacale nel suo lavorio, dove con immaginazione ludica mette in scena la parodia di una donna emblematica, con i propri desideri e le proprie inadeguatezze identitarie. Spesso ricreando riti conviviali, attraverso monologhi o gesti rituali – come nella performance “The Wedding show”, dove realizza, all’insaputa degli spettatori-invitati, una tradizionale cerimonia nuziale, o raccontando la possibilità di riscrivere la propria storia, come nel progetto “I re-draw your life”, in cui i partecipanti indicano un nuovo punto di partenza del proprio vissuto che dà vita a percorsi alternativi -, l’artista, cercando un filo diretto con il pubblico, teatralizza alcune tematiche ricorrenti nel suo lavoro, con azioni provocatorie e sottilmente sovversive.
Così in questa mostra, in un dialogo irriverente tra gli oggetti “superstiti” delle performance precedenti e le opere presenti, un drappo meravigliosamente ricamato dall’artista ricopre la scultura di Arturo Martini “La convalescente”, o due anziani personaggi tessono nei corridoi delle sala, creando un’enorme ragnatela, mentre sottili stoffe di organza pendono dagli stucchi settecenteschi. Come scrive Achille Bonito Oliva, le opere di Loedana Galante sono il “frutto di un desiderio, quello di sdrammatizzare il senso della vita, infantilizzare il processo creativo, democratizzare le procedure dell’arte per affermare un armistizio, l’intervallo tra arte e vita, interamente colorato di viola entro cui finalmente l’artista può dimenticare a memoria il naturale disagio dell’esistere”.
Silvia Fabbri
LOREDANA GALANTE | Con L’aiuto dei ragni tessitori
a cura di Fortunato D’Amico e Maria Flora Giubilei
Musei di Genova Nervi
GAM Galleria d’Arte Moderna
Villa Saluzzo Serra
www.museidigenova.it
8 febbraio – 6 aprile 2014