Leone Solia, un caleidoscopio di immagini inaugura a Venezia un nuovo spazio per giovani talenti

Volto “storico” della Felipe Cardena Crew, con cui, giovanissimo, ha realizzato progetti di arte pubblica e performance in tutta Italia (da Napoli, a Milano Venezia e Palermo) anche in collaborazione con artisti e musicisti del calibro di Achille Lauro e Bello Figo, oggi Leone Solia, 23 anni, ha cominciato, già da qualche anno, a elaborare un suo stile autonomo e fortemente originale, mantenendo, della sua formazione originale, solo la tecnica del collage, con uno stile immediato e volutamente “sporco”, con vasto utilizzo della foglia d’oro e del colore nero, come in una sorta di colta e insieme vitalissima rivisitazione dell’influenza del nostro bagaglio iconografico classico sul vorticoso brulicare di vita delle icone della società di massa.

I suoi quadri appaiono oggi come un giocoso e caleidoscopico mix di ordine e di caos, di rigore e spontaneità, con un utilizzo caleidoscopico e a tratti sincopato e convulso di immagini tra le più disparate, che possono spaziare indistintamente dalle icone della classicità greca e romana a simboli della contemporaneità, dalle immagini sacre del Rinascimento alle foto porno di cui abbonda il web, dai volti dei personaggi tratti dalla cronaca, dalla politica, dallo spettacolo quotidiano della nostra storia più recente a dèi, madonne, attori, attrici, muscisti, scrittori e pornostar che si stagliano sullo sfondo di titoli di giornali e “strilli” di riviste popolari.

Il risultato è un grande, favoloso calderone brulicante di vita e di energia, che oggi va in scena a Venezia, in una mostra ospitata negli splendidi locali della locanda Ca’ del Console, antica locanda veneziana nata negli storici spazi di un palazzo della fine del 1600, che fu residenza del console d’Austria nella Serenissima, che oggi prende vita grazie al sodalizio intellettuale col suo giovane proprietario, Alvise DAlbello, curatore della mostra, che sull’edificio secentesco vuole ora fare, oltre che un luogo di ospitalità d’eccezione, anche una galleria d’arte permanente e un luogo di ritrovo e residenza per giovani artisti e creativi di stanza o di passaggio per Venezia.