La copertina dell’ultimo album di David Bowie – remix del celebre “Sound and Vision” del 1977 – è apparsa in qualche modo familiare a chi bazzica il mondo dell’arte italiana… il volto di profilo di Bowie è infatti elaborato con i toni della fotografia negativa, e virato completamente in blu. Un’operazione molto comune? Non proprio: quel tipo di “viratura” fotografica è infatti, da diversi anni, il “marchio di fabbrica” di un artista italiano già ben conosciuto, Gabriele Talarico. Che è solito immortalare le persone che ritrae con quelle tonalità, per poi riportarle in pittura con il medesimo stile. La coincidenza – se si tratta di una coincidenza – è che, tre anni fa, Talarico aveva realizzato proprio una serie di ritratti di David Bowie… tra cui uno di profilo, praticamente identico all’immagine utilizzata oggi dalla RCA (vedi foto).


“Avevo elaborato questo ritratto fotografico, col mio solito stile negativo e virato al blu”, racconta l’artista. “Poi l’avevo mandato un po’ in giro, assieme ad altri simili, ad agenzie pubblicitarie, case discografiche, gallerie d’arte in Italia e all’estero. Faceva parte di un progetto sui miti Pop come Madonna, Micheal Jackson e altre celebri icone pop, che avrei voluto sviluppare, e per questo motivo cercavo supporti o gente interessata a finanziare o promuovere quel mio lavoro. Poi me n’ero quasi dimenticato. Fino a quando non ho trovato quell’immagine, che ricordava così da vicino la mia da sembrare… presa di sana pianta dal mio progetto!”.


Solo una coincidenza? Sembrerebbe difficile, data la somiglianza tra le due fotografie. Certo è che l’abitudine di ispirarsi, o in certi casi di “scopiazzare” spudoratamente le immagini degli artisti per campagne pubblicitarie o materiale promozionale da parte di aziende è un’abitudine che sembra stia prendendo sempre più piede.


Dopo il caso degli stilisti Dolce & Gabbana, che per una maglia della loro collezione autunno-inverno dell’anno scorso, recante una Madonna al centro di un pattern floreale, sembrerebbero essersi “ispirati” a un quadro di Felipe Cardeña del 2012, che aveva per l’appunto un soggetto similissimo e un altrettanto simile sfondo floreale (vedi immagini qui sopra), di recente è esploso sui giornali anche il caso della Ferrero, che sembrerebbe essersi ispirata, per la sua ultima campagna pubblicitaria, a un lavoro di una studentessa appena diciottenne, Giuditta Fiocchi, che frequenta l’ultimo anno del liceo artistico Volta di Pavia: nel maggio scorso, infatti, la studentessa pavese aveva realizzato un disegno con un volto diviso in due, che era stato utilizzato come manifesto della mostra “Scienza under 18”; e un disegno praticamente identico era stato utilizzato, in seguito, dalla Ferrero per la pubblicità del Kinder Bueno (vedi immagini in basso). Conseguente scandalo, lanciato su “Twitter” dal dj e conduttore televisivo Red Ronnie, e parziale atto risarcitorio da parte della Ferrero: che, a seguito del polverone scoppiato sui giornali, ha contattato la giovane studentessa, invitandola a collaborare al suo prossimo progetto pubblicitario. Se non è un’ammissione di colpa, poco ci manca…

