Up your Ass. Smalto rosa sul dito di Cattelan per fottere la cultura patriarcale. Anche nell’arte?

Forse non piacerà neppure questa azione artistica ai ­fanatici del conservatorismo contemporaneo, pronti a bollare qualsiasi intervento artistico-politico su monumenti, statue e “simboli” urbani come “imbrattamento”, “vandalismo”, “iconoclastia”, quando non addirittura con l’epiteto infamante di “Cancel Culture”. Ma, con l’intervento artistico di Ivan Tresoldi detto Ivan il poeta, instancabile e…

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Addio Trump, non ti rimpiangeremo. Ma che la tua oscena presidenza sia di monito per il futuro

Ce lo siamo tolto dai piedi. Il mondo intero, fatta eccezione per le frange paranoiche e complottiste (purtroppo non più una sparuta minoranza in un pianeta sempre più intrappolato in un coacervo di ossessioni di massa, frustrazioni collettive, infelicità, disparità sociali, vita robotizzata, schizofrenia distopica, burocrazie robotizzate, ossessioni panoptico-tecnologiche), il…

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Felipe Cardeña, l’Adorazione del Monolite come metafora dell’egolatria contemporea
The adoration of the Monolith #8 (d'après Bramantino, Adorazione dei Magi, National Gallery, London)

Felipe Cardeña, l’Adorazione del Monolite come metafora dell’egolatria contemporea

L'effetto è straniante, quasi surreale: i Re Magi si fermano alle soglie della grotta di Betlemme a cui li ha condotti la stella cometa alla ricerca del bambin Gesù. Eppure, dentro quella grotta, non c'è alcun bimbo da adorare, nessun Figlio di Dio nato da una madre ancora Vergine. C'è…

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Pavlensky. L’arte deve continuare a scuotere coscienze, a mettere “il dito nella piaga”

Nel 2017, l'artista Piotr Pavlenski dà fuoco (simbolicamente: l'incendio viene spento in pochi minuti dai vigili del fuoco chiamati dallo stesso artista e dalla sua compagna) alla porta della Banca di Francia. Nel 2020, decine di migliaia di persone, che manifestano contro l'odiosa legge sulla “sécurité globale”, le danno nuovamente…

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Power100 a sorpresa ma non troppo. Quest’anno i più potenti dell’arte sono i collettivi politici

di Emanuele Beluffi. Ma davvero a comandare in tangenziale sono questi qua? Alzi la mano chi conosce Felwine Sarr e Bénédicte Savoy, Saidiya Hartman e ruangrupa. Quest'ultimo è un collettivo artistico di base a Giacarta, Felwine Sarr e Bénédicte Savoy sono due docenti universitari specializzati nella de-colonizzazione dei musei occidentali…

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Taffo, una call for artists: Aiutateci a seppellire il 2020!

“Artisti? Vi aspettiamo a bare aperte”. È il claim della call che la Taffo Funeral Service, divenuta celebre per le sue pubblicità fortemente provocatorie e irriverenti, ha lanciato dalla sua pagina facebook al mondo dell’arte. Una call aperta ad “artisti, fumettisti, disegnatori, pittori digitali e non”, per realizzare una t-shirt…

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Letizia Battaglia, i forcaioli del web l’hanno avuta vinta un’altra volta

di Emanuele Beluffi. E se fossero stati maschi anziché femmine? Lamborghini cala le brache e la dà vinta ai censori un tanto al chilo. Un passo indietro: Lamborghini affida a 20 artisti il compito di illustrare con i loro scatti l'eccellenza culturale del Bel Paese, a patto ovviamente che nello…

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Addio Ma Lin, ottimo artista e formidabile costruttore di ponti tra Italia e Cina

Ma Lin ci ha lasciati questa notte. Era un pittore fantastico, un grande e carissimo amico, un paziente e infaticabile tessitore di relazioni intricate e spesso complicatissime tra artisti, critici, galleristi, esponenti delle istituzioni culturali e artistiche italiane i loro omologhi cinesi. Io l’avevo conosciuto nel 2013. Me l’aveva presentato…

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The Dreamers: Donatella Izzo riapre i cancelli dei manicomi

Donatella Izzo cerca l’uomo, la donna, l’animale e il bambino. Come i filosofi, come gli animali più famelici, come gli psichiatri. L’artista cerca negli spazi vuoti, dimenticati, esplora con il lume le zone recondite della conoscenza umana contemporanea che nemmeno google maps riesce a perscrutare. Il viaggio dell’artista nei manicomi…

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Te la dò io la Ferragni!

La banalizzazione dell’iconologia è un fenomeno tanto ineluttabile quanto esponenziale e progressivo, un po’ come la sparizione delle lucciole (Pasolini docet), l’incremento demografico, la diffusione del junk-food, lo spostamento del gusto dalla ricerca del “bello” al “sensational”, l’analfabetizzazione di ritorno, l’abbandono delle buone maniere, la gergalizzazione dominante e l’impoverimento linguistico,…

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