Master Chef Nido a Forte dei Marmi

 Davide Nido à la carte. Dopo aver conquistato collezionisti, appassionati e critici d’arte, ora le sue opere ispirano anche… gli chef. A Forte dei Marmi, nell’esclusiva e ultrachic cornice dell’Hotel Byron, sabato 14 giugno la stagione balneare è stata aperta da una serata molto particolare: piatti neopop, cucinati dallo chef stellato dell’hotel, Andrea Mattei, ispirati proprio alle celebri opere astratte di Nido.

L’idea è venuta a Salvatore Madonna, patròn dell’Hotel Byron e collezionista d’arte, che, imbattendosi una sera in un’opera dell’artista, ha proposto al suo chef di provare a reinterpretarlo in chiave culinaria.

Lo chef Andrea Mattei
Lo chef Andrea Mattei

La gallerista Susanna Orlando, in collaborazione con Giovanni Bonelli, storico gallerista di Nido, ha allora organizzato la serata, con le opere di Nido che facevano da contorno a una cena molto particolare, ispirata proprio ai celebri dischi colorati dell’artista. Ma la vera “ghiottoneria” è che, da questo momento, il piatto “à la manière de” Nido sarà servito nel ristorante dell’hotel per tutta la stagione. “Il mio piatto è un dessert pensato per la carta del ristorante”, ha spiegato lo chef: “E quindi non realizzato soltanto ai fini dell’evento”.

La tela a cui si è ispirato, che nel lavoro originale ha un fondo rosso, nel piatto di Mattei è diventata un’altrettanto rossa spuma di lamponi su un biscotto di carote e mandorle. I dischi colorati, invece, che sono la cifra stilistica tipica dell’artista milanese, sul piatto diventano “un gioco di consistenze e tecniche tra frutta e verdura: patate viola, rapa bianca, barbabietola, kiwi, ananas e fragola”. I fili di rame che legano i dischetti aggettanti dalla tela sono realizzati con il cioccolato fondente passato in una polvere alimentare di rame. Infine, gli altri dischi che escono dal quadro sono realizzati con biscotti croccanti con giochi di colori e sapori tra frutta, verdura e cereali. “L’esecuzione della ricetta”, ha spiegato lo chef, “è stata facilitata dal confronto con Davide Nido, avendo avuto la possibilità di incontarlo nel suo studio. Conoscerlo è stato fondamentale in quanto mi ha trasmesso il concetto del suo lavoro in modo che io potessi trasformarlo in una ricetta.

Quel che si dice un vero piatto cucinato veramente… a regola d’arte!